Cheesecake alla Vaniglia e Lamponi senza cottura

Cheesecake alla Vaniglia e Lamponi senza cottura

Una base di biscotti tritati (sì, anche quelli rotti, o avanzati nei sacchetti), uno strato di confettura di lamponi, una morbida crema aromatizzata alla vaniglia, e via libera alla fantasia per la decorazione: un dolce senza cottura, semplice e veloce da realizzare, che sono sicura stupirà le persone che lo gusteranno con voi!

La ricetta è ispirata ad una delle fantastiche creazioni di Valentina @laricettachevale, che ho avuto il piacere di incontrare di persona, e che incanta con le sue torte.

CHEESECAKE ALLA VANIGLIA E LAMPONI

Per uno stampo con fondo removibile di circa 22 cm

Ingredienti

  • 200 gr di biscotti
  • 120 gr di burro fuso e raffreddato
  • 1 pizzico di sale
  • confettura di lamponi (2/3 cucchiai)
  • 150 gr di formaggio tipo Philadelphia
  • 150 gr di panna liquida fresca
  • 40 gr di zucchero a velo
  • Un cucchiaino di estratto di vaniglia

In un mixer tritate i biscotti finemente. Aggiungere il burro fuso e raffreddato ed il pizzico di sale e mescolare, ottenendo un composto sabbioso, con il quale andremo a foderare lo stampo con il fondo amovibile (necessario per sformare il dolce).

Base cheesecake con biscotti tritati

Trasferire lo stampo in frigorifero per un’ora almeno.

Montare con le fruste elettriche la panna con il Philadelphia (freddi  da frigo),  lo zucchero a velo e l’estratto di vaniglia (o i semini di mezza bacca) fino a che non avremo un composto morbido e cremoso.

Riprendere lo stampo con il fondo di biscotti tritati, spalmare un generoso strato di composta di lamponi, e con una sac-a-poche, formare lo strato di crema di formaggio (possiamo versarlo anche con una spatola, ma spalmandolo, tenderà ad alzare anche la composta di lamponi).

Trasferire in frigorifero per almeno 2 ore.

Prima di servire decorare a piacere con qualche biscotto, frutti di bosco, foglioline di menta.

E se preferite la versione della cheesecake cotta? Ecco qui la mia ricetta preferita: cheesecake cotta senza base con glassa al cacao.

Brioche alla Panna, Confettura e Mandorle

Brioche alla Panna, Confettura e Mandorle

Ecco una delle ricette che in assoluto ha più riscosso successo sul mio profilo Instagram!

La propongo per la prima volta qui sul blog per festeggiare l’hashtag #lievitatiacolazione creato con le mie amiche Tati, Vero, Rita e Consu, che tanto successo sta riscontrando tra gli appassionati di lievitati.

Buona e semplice da realizzare, è una brioche resa morbidissima dalla panna fresca nell’impasto e dalla confettura di albicocche che dona un twist di sapore insieme alle mandorle a lamelle.

Ecco la ricetta:

BRIOCHE ALLA PANNA CON CONFETTURA E MANDORLE

Ingredienti

  • 250 g di farina 00
  • 250 g di farina manitoba
  • 40 ml di olio di girasole
  • 80 g di zucchero
  • 5 g di lievito di birra secco
  • 5 g di sale (circa un cucchiaino)
  • buccia grattugiata di arancia o limone
  • 160 ml di latte intero
  • 150 ml di panna fresca
  • confettura di albicocche
  • mandorle a lamelle
  • zucchero a velo

Preparate un lievitino mescolando in una ciotola 100 g di farina 00, 1 cucchiaino di zucchero semolato, il lievito di birra secco e mescolate. Aggiungete 90 ml di latte intero a temperatura ambiente, mescolando ancora con un cucchiaio di legno (tutti ingredienti sono da considerare presi dal totale sopra riportato). Lasciare riposare coperto da pellicola per 30 minuti.

Aggiungere gli ingredienti liquidi in una ciotola grande: buccia grattugiata di limone o arancia, zucchero, latte e panna (rimanenti) e olio, e mescolare con una forchetta. Aggiungere il lievitino e via via le farine. Lavorate il composto, aggiungere il sale sciolto in pochissima acqua e formare un panetto omogeneo.

Trasferire il tutto su un piano infarinato e lavorare fino ad ottenere un panetto elastico.

Fare lievitare fino al raddoppio, in un recipiente coperto e se possibile nel forno spento ma con la luce accesa e una ciotola di acqua calda (si creerà così un cella di lievitazione). Ci vorranno 3 ore circa.

Riprendete l’impasto lievitato e stendetelo in un bel rettangolo. Spalmare il rettangolo con la vostra confettura preferita (nel mio caso albicocche) e arrotolare per il lato lungo.

Tagliare con un coltello affilato a metà il rettangolo nel senso della lunghezza. Si otterranno così due lunghi rettangoli che andranno intrecciati, premendo le estremità.

Coprire con un canovaccio e far lievitare altri 30 minuti.

Cospargere con le mandorle a lamelle e infornare a 180° per circa 30 minuti (fino a doratura) – la cottura dipende dal vostro forno: io preferisco la modalità “ventilato”.

Una volta cotta, cospargere con zucchero a velo e gustare!

Suggerimenti:

Possiamo sostituire la confettura con una golosa crema di nocciole

Se dovesse avanzare, possiamo tagliarla a fette e congelarla così porzionata. La sera prima sarà sufficiente estrarre dal freezer la quantità desiderata per la colazione della mattina successiva.

E se ti piacciono i lievitati permettimi di suggerirti questa fantastica ricetta dei Cinammon Rolls: clicca qui.

Biscotti morbidi ai Fichi Neri e Rum

Biscotti morbidi ai Fichi Neri e Rum

E se i fichi fossero ormai un po’ troppo maturi?

Ne facciamo una confettura, e magari la usiamo come ripieno di questi bicotti morbidissimi, conosciuti anche come “Settembrini” che in questo periodo vanno molto di moda!

Nella mia ricetta ho usato una frolla all’olio aromatizzata al limone (prendendo ispirazione da Benedetta Rossi), facilissima da realizzare, senza tempi di riposo e che rimane morbidissima. Veramente una bella scoperta.

Per il ripieno, poichè i miei fichi erano bio, ho aggiungo anche un paio di bucce per addensare, dato che sono ricche di pectina, come mi ha insegnato Sara di Cookissbakery. E un goccio di Rum a dare un twist in più.

Ecco la ricetta per una dozzina di biscotti.

BISCOTTI MORBIDI AI FICHI e RUM CON FROLLA ALL’OLIO

Per la frolla all’olio:

  • 1 uovo intero
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 40 gr di olio di semi  di girasole
  • 160 gr di farina
  • 4 gr di lievito per dolci (un cucchiano da caffè)
  • un pizzico di sale
  • Scorza grattugiata di un limone bio

Impastiamo con la planetaria o in una ciotola capiente con le mani l’uovo con lo zucchero, il sale, la scorza del limone, l’olio ed infine la farina con il lievito, finchè non otterremo una palla elastica che potremo utilizzare subito.

Stendere la frolla così ottenuta in rettangolo dello spessore di 3/4 mm, largo circa 10/12 cm, e lungo circa 20 cm.

Per il ripieno:

10 fichi neri maturi (2 con la buccia e gli altri sbucciati)

2 cucchiai di zucchero di canna

1 goccio di rum (se gradito)

In una padella antiaderente far cuocere i fichi con lo zucchero ed il goccio di rum finchè non saranno rappresi (la pectina della buccia farà da addensante). Fare raffreddare il ripieno.

Una volta freddo, stenderlo al centro del rettangolo di pasta frolla, in una larghezza di circa 3 cm. Ripiegare a portafoglio i lembi della pasta frolla, in modo da incorporare il ripieno.

Tagliare il rettangolo ottenuto in modo da ottenere dei biscotti da circa 2 cm di larghezza, che trasferiremo su una placca con carta forno.

Infornare a 180° per circa 20/25 min fino a doratura.

Cospargere di zucchero a velo e gustare tiepidi o a tempetura ambiente. Si manterranno morbidi per più giorni.

E se avete voglia di un altro suggerimento con i fichi, ecco qui la mia crostata ai fichi neri.

Crostata ai Fichi Neri

Crostata ai Fichi Neri

Settembre è tempo di fichi, ed i miei preferiti sono quelli neri: ho la fortuna di avere i miei vicini che ne hanno un meraviglioso e prolifico albero: questa crostata è nata proprio per ringraziarli del loro prezioso dono.

Per la crema pasticcera ho seguito un metodo alternativo (metodo Montersino) rispetto al mio consueto: si montano a lungo le uova con lo zucchero e poi si versano nel latte bollente arricchito dalla panna liquida: fantastica!!!!

Ecco qui la ricetta dettagliata:

CROSTATA CON I FICHI NERI

(per uno stampo da circa 22 – 24 cm)

Pasta frolla

  • 250 g di farina
  • 125 g di burro
  • 100 g di zucchero finissimo
  • 1 uovo intero
  • mezzo cucchiaino di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

Preparare la frolla lavorando velocemente il burro freddo a pezzetti, lo zucchero, la farina con il lievito ed il pizzico di sale. Aggingere l’uovo e impastare fino ad ottenere una frolla compatta e liscia. Fare riposare in frigorifero almeno 30 minuti coperta da pellicola. 

Imburrare e infarinare una tortiera del diametro di circa 22-24 cm. Stendere la frolla ad uno spessore di 5 mm su un foglio di carta forno, e aiutandosi con questo, trasferirla nella tortiera. Rimettere in frigo per circa 15 minuti (passaggio fondamentale per far sì che i bordi della frolla non scendano in cottura).

Bucherellate la frolla, e procedete con la cottura della frolla in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti. Sfornare una volta dorata.

Crema Pasticcera (metodo Montersino)

  • 130 gr di latte intero fresco
  • 35 gr di panna liquida fresca
  • 2 tuorli medi freschissimi
  • 50 gr di zucchero
  • 20 gr di farina o maizena o fecola (io preferisco la farina
  • buccia di limone intera

Montare a lungo con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero, finchè non triplicheranno di volume (almeno 5 minuti). Aggiungere la farina e mescolare bene con la frusta.

Far bollire il latte con la panna e la buccia intera di limone. Raggiunto il bollore, togliere dal fuoco e versarvi il composto con le uova. Questo inizialmente galleggerà sul liquido bollente. Riporre sul fuoco: il latte comincerà a sobbollire e piano piano ingloberà il composto di uova: a quel punto mescolare velocemente con frusta, finchè la crema non si addenserà (ci vorranno pochi istanti).

Coprire con pellicola a contatto e lasciare raffreddare in frigorifero. Una volta ben fredda, eliminare la buccia di limone e versare la crema sulla base di frolla, livellandola bene.

Tagliare i fichi neri (ne ho usato una decina) in 4 parti e disporli sulla crema pasticcera. Cospargere i fichi con abbondante zucchero a velo, per lucidarli.

Suggerimenti:

Per un risultato ancora più goloso, stendere un velo di confettura di fichi sotto la crema pasticcera.

Con gli albumi avanzati possiamo preparare i meringue kisses. La ricettà la trovate cliccando qui!

Potete sostituire i fichi con la vostra frutta preferita di stagione.

CheeseCake Cotta con Glassa al Cacao

CheeseCake Cotta con Glassa al Cacao

Un’esperienza bellissima ed emozionante…


1939.  Ada Bonfiglio Krassich pubblica “La cucina delle specialità Italiane”, proponendo ricette che, in tempi difficili, richiedevano solo piccole quantità di prodotti più costosi, agevolando le massaie che dovevano fare i conti con aumenti di prezzi e tavolta ingredienti introvabili (ci ricorda qualcosa?)


2020. La Biblioteca Internazionale La Vigna (un gioiello della cultura eno-gastronomica, con una collezione di 62.000 volumi dedicati alla gastronomia, enologia, viticoltura e scienze agrarie) mi ha coinivolta in un bellissimo progetto: rivisitare una ricetta tratta dal libro di Ada e proporla in una versione moderna. 


Scegliere la ricetta, fare un viaggio nel tempo, provare qualcosa pensato quasi 80 anni fa, per me è stato veramente emozionante: da qui, è nato un video che Biblioteca Internazionale La Vigna ha postato sui suoi canali social, in cui viene presentata la ricetta, il procedimento ed il risultato finale, in una sorta di asse temporare parallelo. Bellissimo! (potete trovare il video qui).


La mia scelta è stata una crostata di ricotta, che in termini moderni potrei definire una cheesecake cotta senza base… Ho leggermente modificato gli ingredienti, ed ho scoperto così una ricetta meravigliosa, semplice, dal gusto elegantissimo e vintage: un assaggio e sono tornata negli anni 40 del secolo scorso. 

Grazie Ada e grazie di cuore @bibliotecalavigna

Nota: Ho usato uno stampo piccolino da 15 cm, ottenendo così una delizia per 4 persone. Per uno stampo da 22-24 cm consiglio di raddoppiare le dosi. 

CHEESECAKE COTTA CON GLASSA AL CIOCCOLATO

Per la base della torta:

  • 250 gr di ricotta
  • un pizzico di sale
  • 30 gr di farina o fecola 
  • 50 gr di zucchero 
  • 2 uova (di cui useremo 2 tuorli e un albume)
  • la buccia grattugiata di un’arancia bio o di un limone bio (o una bacca di vaniglia)

Lasciare scolare la ricotta per almeno un’ora. Successivamente passarla al setaccio ed aggiungere prima i due tuorli e poi la farina con il sale, lo zucchero e la buccia grattugiata dell’arancia. Montare a neve fermissima l’albume ed aggiungerlo mescolando delicatamente dall’alto verso il basso fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo. 

Trasferire in uno stampo imburrato e foderato da carta forno. 

Infornare a 180° gradi in  forno ventilato per circa 30 minuti. 

Una volta sfornata, la torta “si siederà” all’interno, creando così lo spazio per accogliere la glassa al cioccolato. Lasciare raffreddare. 

Per la glassa: 

  • 80 gr di zucchero a velo
  • mezzo cucchiaino di cannella
  • 10 gr di cacao
  • 20 gr di burro fuso
  • 3 cucchiaio di acqua calda.

Fare fondere il burro fuso al microonde, aggiungere lo zucchero, la cannella, il cacao e mescolare. Aggiungere un cucchiaio d’acqua alla volta, fino a raggiungere una consistenza cremosa (potrebbero bastare due cucchiai).

Versare sopra alla base di ricotta cotta e guarnire a piacere con frutta fresca. 

Crostata di ricotta

Gratin di Patate alla Panna (Gratin Dauphinois)

Gratin di Patate alla Panna (Gratin Dauphinois)

Agosto 1999 – Provenza – Ricordo d’estate


Un gruppo di giovani amici, tra cui la sottoscritta, decide di visitare la Provenza in moto, senza meta e spensieratamente. 


Nel nostro girovagare capitiamo, verso sera, in uno sperduto paesino circondato da campi di lavanda e bassi vigneti. Il caratteristico canto delle cicale a fare da colonna sonora. 


Si fa tardi, e l’unica osteria nella piazza del paesino sta per chiudere. Uno di noi, che parla benissimo francese, riesce a convincere i proprietari, che ci prendono in simpatia, a riaprire la cucina ed allestire per noi il tavolo sotto i platani illuminati da piccole lampadine.


Una volta servito il pasto (uno dei più buoni che io ricordi)  i proprietari decidono di unirsi a noi, con il loro allegro golden retriever, e gli anziani che passeggiano per rinfrescarsi un po’ (si conoscono tutti), ci raggiungono per godere della nostra gioventù e bere un buon vino in compagnia. 


E’ stata una di quelle serate belle ed inaspettate che non si dimenticano: all’hotel siamo tornati a piedi, perché nessuno era in grado di guidare (eravamo tutti troppo allegri ed un po’ brilli).


Ad accompagnare quella lauta cena, ci fu servito il “gratin dauphinois”, ovvero un gratin di patate alla panna e noce moscata che è entrato di diritto tra i miei piatti preferiti.


Vi propongo qui di seguito la ricetta, ispirata al libro “La Piccola Cucina Parigina” di Rachel Khoo: vi consiglio di provarle, sono ottime da sole o come ricco accompagnamento ad una grigliata, come in occasione di quella serata di più di vent’anni fa. 

GRATIN DI PATATE ALLA PANNA

(per 4/5 porzioni)

Ingredienti

8 etti  di patate a pasta gialla

200 ml  di latte

200 ml di panna da cucina fresca

noce moscata 

1 spicchio d’aglio

sale q.b.

erbe provenzali essiccate (oppure le le vostre erbe aromatiche preferite) 

Procedimento

Pelare le patate ed affettarle sottilmente (io ho usato una mandolina per ottenere fettine da circa 2 mm).

Tagliare lo spicchio d’aglio a metà e strofinare i lati di una pirofila. Trasferirvi le patate a fettine.

In una terrina mescolare il latte con la panna, aggiungere un cucchiaino di sale, le erbe aromatiche e noce moscata grattugiata a piacere. Versare il composto sulle patate nella pirofila, coprendole in modo omogeneno.

Infornare a 180° in forno ventilato per circa 30 min, finchè non si formerà una crosticina dorata e le patate saranno morbide (fare una prova con una forchetta).

Servire caldo o leggermente tiepido.